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Giornale di Taranto - PROTESTA/ Con sospensione treni per Roma Taranto sempre più isolata: il sindaco scrive al ministro, parte petizione popolare
Mercoledì, 03 Luglio 2024 05:53

PROTESTA/ Con sospensione treni per Roma Taranto sempre più isolata: il sindaco scrive al ministro, parte petizione popolare In evidenza

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Da alcuni anni la disastrosa condizione in cui versa la rete di collegamenti di Taranto con il resto del Paese raggiunge il culmine soprattutto nei mesi estivi, quando puntualmente Trenitalia avvia lavori di ammodernamento che, in attesa di futuri ipotetici benefici a livello di tempi di percorrenza, nell’immediato sono in grado di arrecare all’utenza solo una quantità inimmaginabile di disagi.

La situazione è divenuta insostenibile tanto da indurre il sindaco del capoluogo ionico, Rinaldo Melucci, a rivolgersi al ministro alle Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini, chiedendo un suo intervento affinché si adottino misure capaci di porre fine una volta per tutte ad un vero e proprio “stato di isolamento” che sta penalizzando oltremodo l’intero territorio. Domattina, l’istanza sarà formulata attraverso una lettera ufficiale con cui si intende evidenziare come il recente avvio della stagione crocieristica stia confermando Taranto meta particolarmente apprezzata da visitatori stranieri fra le località del Mediterraneo. Proprio in virtù della sua sempre più crescente dimensione internazionale, la città meriterebbe di poter alimentare questo flusso turistico contando anche su una adeguata rete di collegamenti ferroviari e, perché no, aerei. Ed invece nulla di tutto questo. La “adeguata rete di collegamenti” si limita solo a quella ferroviaria, che quando è operativa mostra lacune non ammissibili nel XXI secolo. Raggiungere Taranto in treno rappresenta una vera e propria impresa, in particolar modo nel periodo estivo, quando scattano immancabili lavori di straordinaria manutenzione sulla tratta che porta a Roma. Una penalità scontata anche dai tarantini i quali, qualora volessero recarsi nella Capitale, devono essere consapevoli di non poter avere a disposizione alcun intercity, alcun Frecciarossa o Frecciabianca che consentano viaggi degni di tal nome. E tutto questo senza alternative che non spingano a spostarsi verso Bari o verso Brindisi, due città dalle quali oltre a partire i treni decollano pure gli aerei. Può apparire paradossale, ma è proprio quello che accade in una città che viene ritenuta “strategica” per le sorti economiche del Paese quando si parla di “industria pesante”, ma che diventa ininfluente quando il discorso si sposta sui collegamenti con il resto del Paese. Nella sua missiva, il sindaco non manca di chiedersi come si fa a considerare “strategica” una città che non vede partire treni e che, pur avendo un’aerostazione dotata di tutti i requisiti per entrare in attività, non può far volare aerei. Insomma, è tutt’altro che un bel biglietto da visita in vista delle grandi manifestazioni sportive internazionali che il capoluogo ionico, a partire dal prossimo anno, ospiterà in qualità di “Città Europea della Sport” (2025) e come sede dei XX Giochi del Mediterraneo (2026). Per dirla in altre parole è uno “sfregio” ad una città che, facendo leva sul piano “Ecosistema Taranto”, punta alla sua rigenerazione urbana, ambientale, sociale, culturale ed economica, ad una città che è conscia di poter contare su enormi potenzialità e su vocazioni turistiche alimentate dalla sua invidiabile posizione geografica e dal suo inestimabile patrimonio storico e naturalistico. Potenzialità e vocazioni che, per quanto coltivate ed ottimizzate grazie ad un’oculata programmazione politico-amministrativa, rischiano di rimanere o inespresse o fortemente penalizzate non solo dalla presenza della “grande industria”, ma anche e soprattutto dall’assenza di una valida ed efficiente rete di trasporti.

 La questione questione è stata sollevata anche da Assoturismo Confesercenti Taranto che dichiara :

diminuisce  sempre più il numero dei treni disponibili e, insomma raggiungere TARANTO non è facile. Anche l’ultimissima notizia che giunge da RFI, ovvero che la fermata a Taranto del Frecciarossa sia stata eliminata e che quindi non ci sia più  neanche un treno diretto Taranto-Roma e viceversa, rende Taranto sempre più isolata e al di fuori dei flussi turistici: dovremo accontentarsi solo di inevitabili cambi a Bari o di Bus sostitutivi. 

Non abbiamo, in verità, neanche una stazione ferroviaria degna di questo nome: senza un bar ristoro, senza un’edicola, quasi abbandonata a se stessa. Come se qualcuno volesse di fatto cancellarla. La misura è colma.  Non parliamo poi dei servizi taxi e ncc: a volte i turisti ci riferiscono di ritardi ingiustificati e di modalità comportamentali di servizio inaccettabili. Insomma occorre un riordino generale di tutto questo. Anche questo fa immagine. Anche questo fa parlare di noi.

 

Assoturismo Confesercenti Taranto perciò  esprime forte preoccupazione per la situazione attuale dei trasporti aerei, terrestri e dei servizi privati connessi: una situazione che rischia di penalizzare gravemente il settore turistico, commerciale ed economico del nostro territorio. 

 

“Le previsioni sugli arrivi turistici indicano con anticipo un incremento positivo dei numeri – così una nota di Assohotel Confesercenti  - non possiamo qiuindi farci ritrovare impreparati di fronte a questa crescita della domanda e dobbiamo insistere su un deciso incremento  dell’offerta dei nostri servizi. Sentiamo sempre più l’esigenza di avere un nostro aeroporto operativo da utilizzare anche per i voli charter. Ci riesce difficile capire poi perchè il numero dei voli disponibili debba rimanere così limitato: se cresce la domanda di conseguenza, le compagnie aeree dovrebbero incrementare i voli, invece assistiamo ad una  progressiva riduzione che tra l’altro genera un innalzamento delle tariffe che oggi diventano sempre meno sostenibili. 

 

E d’altro canto dobbiamo pure registrare la carenza di collegamenti tra gli aeroporti di Bari e Brindisi con la nostra città – così continua Assoturismo Confesercenti -  se non possiamo ottenere a differenza di Bari e Brindisi -come sembra oramai- l’alta velocità, che le Autorità competenti ci assicurino per lo meno i necessari collegamenti con gli aeroporti, ed anche maggiori collegamenti ferroviari regionali. A proposito, a che punto siamo con il famoso contributo regionale per i collegamenti, così come è avvenuto per il Salento ed il Gargano?  Quando arriverà e quanto spetterà a Taranto? Giusto per organizzarci anche se la stagione estiva è già a metà. 

 

Per dirla in breve, e questo è il grido di allarme di Assoturismo Confesercenti:  se da un lato abbiamo bisogno di rendere il il nostro territorio più accessibile, più competitivo ed accogliente  dall’altro occorre aumentare quantitativamente ma anche qualitativamente  l’offerta dei servizi di trasporto, insieme ad un necessario contenimento dei prezzi che appaiono al momento fuori mercato.

Il ripristino dei collegamenti e in particolare del Frecciarossa è chiesto dai cittadini anche  attraverso una petizione popolare attivata su change.org.

Lu.Lo. 

Letto 194 volte Ultima modifica il Mercoledì, 03 Luglio 2024 06:05