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Giornale di Taranto -
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di Antonio Notarnicola

 Una giornata educativa all’insegna della promozione e del rispetto dell’ambiente quella promossa dall’Associazione “I Portulani – I guardiani del borgo”, denominata Marcia Ambientale, svolta giorni fa, cui hanno aderito scolaresche anche dei comuni viciniori. La manifestazione ha coinvolto gli alunni di scuola primaria, media e superiore di Palagianello, Palagiano, Castellaneta e Mottola i quali armati di tanta volontà, hanno testimoniato con la loro presenza la necessità di puntare senza indugio su un mondo rispettoso dell’ambiente e dell’ecosistema che lo governa. Nel ricordo del disastroso incendio del 13 agosto scorso che ha distrutto la pineta di Palagianello, erano presenti alla manifestazione a sostegno della ricostruzione di quanto distrutto, gli istituti scolastici "Marconi" di Palagianello; " Manzoni" di Mottola; "Surico "di Castellaneta; "Rodari" di Palagiano.

Gli alunni in corteo sono partiti dalla scuola Marconi, luogo del raduno, per dirigersi verso piazza De Gasperi per poi proseguire nella zona del centro storico, via Antico Santuario, con striscioni e manifesti inneggianti al rispetto dell’ambiente e per un mondo che metta al centro dell’azione politica un comune sentire che riconosce questi caratteri per l’importate ruolo che riveste a garanzia stessa di coloro che lo abitano. Una volta raggiunto il luogo di raccoglimento religioso più antico del paese come appunto il Santuario, dedicato alla Madonna delle Grazie, gli alunni sono stati accolti e salutati dalle parole di Angela Greco dell’associazione promotrice “I Portulani”, dalle parole del vescovo mons. Claudio Maniago e del sindaco Michele Labalestra. Per ovvi e sacrosanti motivi precauzionali il percorso originario è stato modificato in quanto attraversare l’ex ponte ferroviario, ora diventato un normale percorso cittadino che conduce a quel che resta della lussureggiante pineta, poteva recare qualche problema di sicurezza.    

La manifestazione, in conclusione, si è rivelata molto interessante soprattutto per i risvolti educativi che ha sui giovanissimi. Sensibilizzarli a temi come questi serve per fermare la mano dell'uomo indifferente al rispetto della natura, dell'ambiente e delle regole che stanno alla base della loro salvaguardia e non è affatto inutile ripetere che occorre acquisire una maggiore conoscenza delle emergenze ambientali, ormai anch’esse globalizzate. Ne è un esempio la collaborazione fattiva degli studenti coinvolti nella Marcia Ambientale, formativa nei suoi diversi aspetti per la difesa del territorio. Da qui gli alunni sotto lo sguardo attento e compiaciuto degli insegnanti, muniti di striscioni e cartelloni elaborati nei giorni precedenti in classe, si sono dislocati per le vie del paese, ricevendo consensi d’ogni genere dalla gente che si fermava ammirata al loro passaggio. Una bella iniziativa senza dubbio che ha fatto da contraltare ad una pessima cornice del paesaggio incenerito, illuminato però da un giorno di sole in cui ai giovanissimi, come è loro solito, non è mancato vivere il momento della gioia di stare insieme.

L'obiettivo più in generale di questi appuntamenti è quello di modificare un comportamento distorto nei confronti dell'ambiente, attraverso la sensibilizzazione delle nuove generazioni che possono diffondere capillarmente l'informazione tra i coetanei e interferire con le famiglie; ma centrale resta il ruolo delle amministrazioni. Oltretutto il significato di questi incontri servono anche per discutere della situazione prettamente locale, Palagianello è riconosciuto come uno dei paesi più ambientali della provincia abbracciato com’è da lussureggianti pinete di conifere circostanti che meritano però di essere valorizzate.

La difesa e la tutela del territorio è una necessità imprescindibile contro l'abbandono e il malcostume per una migliore qualità di vita. Nella consapevolezza che tutto ciò, se ben valorizzato, porta anche ad una crescita nei settori del turismo e delle produzioni locali. Inquinamento e distruzione del patrimonio boschivo è una questione aperta e l'onda delle forti reazioni coinvolge tutti come accaduto il 13 agosto scorso con la distruzione della pineta per mano di una o più persone dissennate.

Un sentito ringraziamento è stato rivolto dal sindaco alle associazioni che hanno garantito lo svolgimento della manifestazione ambientale in sicurezza.

Incontro con il Ministro per il mezzogiorno De Vincenti per la delegazione USB. “Abbiamo ribadito con forza la nostra posizione – afferma Franco Rizzo, coordinatore provinciale USB -. Bisogna nazionalizzare. Mittal non è la soluzione per l’Ilva di Taranto. Respingiamo qualsiasi proposta che preveda esuberi, applicazione del jobs act, scorporo delle aziende e l’azzeramento dell’appalto. Tra l’altro tutto questo senza alcun tipo di garanzia per la salute e per l’ambiente”. Il ministro ha però ribadito che non è possibile effettuare la nazionalizzazione per una questione legata alle normative europee. “De Vincenti ha fatto intendere che non è in discussione il jobs act, ma solo la questione economica e che detto che l’Europa ci vieta la nazionalizzazione, ma è una notizia non vera perché in Francia e in Germania è accaduto e non capiamo perché in Italia non possa essere fatto. Inoltre il fronte di chi chiede la nazionalizzazione è cresciuto enormemente. E questo dovrebbe far rifletter. A questo punto abbiamo sottolineato che non ci fermeremo, che non smetteremo di lottare. Gli abbiamo anche chiesto che tutte le eventuali bonifiche vengano effettuate recuperando le maestranze dell’appalto Ilva che hanno già perso il lavoro negli ultimi anni e che la regia dei lavori non debba essere affidata ai commissari che hanno creato intorno alla questione Ilva una serie di problematiche, ma ad una gestione di soggetti locali con capacità specifiche. Inoltre abbiamo raccontando al ministro tutto ciò che i commissari stanno permettendo ad alcuni personaggi con le assunzioni fatte negli ultimi dodici mesi in quel di Milano”.

USB ha anche sostenuto con forza la necessità della presenza ai tavoli di concertazione delle istituzioni locali, quali Comune e Regione. “Non si tratta della classica crisi, questa è una partita di enorme portata che coinvolge un’intera città. Non si può parlare di cose riguardanti Taranto, senza i padroni di casa. Il Governo deve fare gli interessi della città e della Nazione”, conclude Rizzo. 

 

I Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Taranto continuano a lavorare a tutto tondo per i suoi iscritti. Lo sguardo ampio che caratterizza tutto il Consiglio direttivo, guidato dal presidente dott. Cosimo Damiano Latorre è infatti volto ad analizzare tutti gli aspetti della professione, spaziando dalla formazione (campo in cui l’Ordine tarantino è particolarmente efficiente) all’analisi del presente e delle prospettive future, non solo professionali ma anche economiche.  In questo senso il convegno che si terrà venerdì prossimo, 20 ottobre 2017, a partire dalle ore  15.00 presso il Salone della Provincia di Taranto, in via Anfiteatro 4, vuole chiarire eventuali dubbi di carattere contributivo, previdenziale ed assistenziale.  

Il convegno, organizzato dalla Cassa nazionale di previdenza e assistenza dei Dottori Commercialisti e dall’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Taranto, si realizza con il contributo di FISCOPIU’ e sarà moderato dal presidente dell’Ordine, Cosimo Damiano Latorre. Relazioneranno il dott. Walter Anedda - presidente del CNPDAC ( Cassa nazionale di previdenza   e assistenza a favore dei dottori commercialisti ), il dott. Sandro Villani - Vice presidente del CNPDAC ed il dott. Francesco Vizzarro - delegato CNPDAC. La presenza del dott. Anedda è particolarmente significativa per il territorio tutto ed è simbolo dell’attenzione che la Cassa riserva a tutti i suoi iscritti e all’Ordine tarantino.

Dunque  un taglio pratico per la giornata, che sarà accentuato dalla presenza di personale della Cassa Dottori Commercialisti con un desk per consulenza, simulazioni personali ed ogni altra informazione possibile. 

L’Associazione Italiana Mediatori Familiari (AIMeF), nel corso del mese di ottobre 2017, organizza in Puglia una serie di eventi per favorire la conoscenza di questa professione e permettere un confronto tra i professionisti del settore. Gli incontri, “La mediazione familiare: lo stato dell’arte”, si tengono  in ognuna delle cinque province pugliesi, tranne la BAT, e  riuniscono esperti di diversi ambiti professionali come mediatori familiari, assistenti sociali, avvocati e rappresentanti delle istituzioni.

L’appuntamento con la città di Taranto è fissato per venerdì 20 ottobre 2017 presso l’aula Miro del Tribunale di Taranto alle ore 15.00.

Il convegno inizierà con il saluto delle autorità: il dott. Franco Lucafò – presidente del Tribunale di Taranto, l’avv. Vincenzo Di Maggio – presidente dell’Ordine degli avvocati, la dott.ssa TizianaRecchia – mediatrice familiare e consigliere regionale dell’AIMeF, il dott. Salvatore Negro – assessore alle politiche sociali della Regione Puglia, la dott.ssa Patrizia Marzo – presidente CROAS Puglia  e l’avv. Paola Donvito – presidente della Scuola Forense di Taranto.

Relazioneranno la presidente dell’AIMeF Federica Anzini “La professione del mediatore familiare”, la presidente della Scuola Forense di Taranto Paola Donvito “La formazione dell’avvocato di famiglia e i rapporti con il mediatore familiare”, la presidente del Tribunale per i minorenni di Taranto Bombina Santella “ La mediazione familiare come supporto alla responsabilità genitoriale”, la responsabile programmazione e progettazione ufficio di piano ambito Martina Franca Donatella Vitale “ Sinergie tra l’assistente sociale ed il mediatore familiare per il sostegno della famiglia in crisi. L’esperienza sul campo”, la psicologa e coordinatrice del centro mediazione Martina Franca Anna De Vanna “ Il centro di mediazione di Martina Franca” e l’avvocato componente del Consiglio di amministrazione AIMeF  Pasqua  Lacatena, che porterà le conclusioni del convegno.

I lavori saranno moderati dall’avvocato Antonella Notaristefano, esperta in criminologia e psicologia forense.

Gli avvocati e mediatori familiari Adriano Calzolaro e Claudia Fornaio parteciperanno all’evento in qualità di attori.  

Il convegno è organizzato dall’AIMeF (Associazione italiana mediatori familiari) in collaborazione con l’Ordine degli assistenti sociali della Puglia, la Fondazione Scuola Forense e l’Ordine degli avvocati  di Taranto. Ha ottenuto il patrocinio della Regione Puglia.

Le parole chiave su cui saranno incentrati gli interventi degli esperti saranno: mediazione, famiglie, condivisione, sinergie. I termini, con cui quotidianamente i mediatori si interfacciano, sono collegati a situazioni problematiche e dinamiche familiari che, grazie a questi incontri, saranno messi in risalto per far conoscere direttamente ai cittadini l’attività e gli obiettivi di queste figure professionali impegnate nelle pieghe del sociale.

I convegni nelle province della Puglia rispondono ad un duplice obiettivo: creare una rete regionale di condivisione e di collaborazione a favore delle relazioni familiari e dei minori e diffondere la conoscenza dell’importante opera svolta dalla mediazione proprio nel mese che ad essa è dedicato, ottobre.

Il tutto con passione e professionalità, come affermato dalla  Consigliera Regionale di AIMeF, la dott.ssa Tiziana Recchia.  «Tutti gli eventi in programma – afferma la dott.ssa  Recchia -  sono collegati da un fil rouge rappresentato dai mediatori AIMeF di Puglia,  che con tenacia e professionalità stanno tessendo una rete regionale di condivisione e collaborazione, uniti da una passione e progetto comune. L’augurio è che questi eventi possano essere occasione di incontri, scambi e stimolo per fare sempre meglio e di più, perché “da soli si va veloci… ma insieme si va più lontani!” come si legge nel sottotitolo del convegno. Ringrazio la nostra presidente Dr.ssa Anzini per essersi resa disponibile a presenziare in tutti i nostri eventi, tutti i soci/e pugliesi per l’entusiasmo mostrato, le splendide compagne del gruppo di coordinamento dei cinque eventi che hanno impegnato giorni sonno affinché tutto potesse procedere al meglio e la mia viceconsigliera nonché amica Avv. Pasqua Lacatena per la preziosa collaborazione ed inesauribile energia profusa in questi mesi di lavoro.»

Dopo il primo incontro svoltosi a  Foggia, i prossimi incontri si terranno  il 19 ottobre a Brindisi, il 20  toccherà in mattinata a Lecce e nel pomeriggio a Taranto,  infine l’ultimo appuntamento è fissato a Bari il 24 ottobre.

“Con un emendamento al Ddl AC. 4619, dal titolo “Nuove disposizioni in materia di iscrizione e funzionamento del registro delle opposizioni e istituzioni di un prefisso unico nazionale per le chiamate telefoniche a scopo promozionale e di ricerche di mercato”, ho fatto richiesta di soppressione dell’articolo 2, con il quale si vorrebbe istituire un prefisso unico per tutti i call center, anche quelli delocalizzati, che operano in outbound. Il permanere di tale articolo metterebbe a rischio oltre 25.000 posti di lavoro, ponendo in crisi l’intero settore che impegna molti giovani, soprattutto nel sud Italia”.

A dichiararlo è l’onorevole Ludovico Vico, che con il suo emendamento dà voce ai lavoratori e alle istanze avanzate dai sindacati di categoria Slc-Cgil, FistEl- Cisl e Uilcom – Uil. Attraverso l’istituzione di un “numero unico”, infatti, aumenterebbe il rischio di delocalizzazione dei call center dall’Italia all’estero da parte delle aziende. Condizione che crea non poche preoccupazioni tra gli operatori del settore.

“La tutela di utenti che non vogliono ricevere offerte commerciali telefoniche e la regolamentazione di un settore che va necessariamente disciplinato in maniera più chiara, in modo da disincentivare la concorrenza sleale – dice Vico – non può passare attraverso un provvedimento che mette a repentaglio il lavoro di migliaia di giovani, ma deve essere garantita tramite il potenziamento del registro delle opposizioni e delle norme che lo regolano, così come previsto dallo stesso Ddl”.

Dopo l’approvazione al Senato (avvenuta lo scorso 2 agosto) e la presentazione degli emendamenti, il Ddl sarà sottoposto all’esame delle commissioni competenti (IX Commissione Trasporti e X Commissione Attività produttive).

“Mi auguro – conclude il deputato Dem – che a tutela dei lavoratori, l’emendamento soppressivo dell’art.2 venga accolto”.

 

L’emozione della grande musica classica, un omaggio alla canzone napoletana, virtuosismi e contaminazioni. Con la certezza di un marchio di fabbrica: l’Istituzione Concertistica Orchestrale (Ico) Magna Grecia, che si appresta a inaugurare una stagione di “Eventi musicali” ricca di sorprese. Diciannove concerti, dal 24 ottobre 2017 al 5 aprile 2018. La presentazione ufficiale avverrà tra qualche giorno, ma è già pronto il calendario degli spettacoli. L’obiettivo è quello di proporre un cartellone estremamente vario in grado di soddisfare gli appassionati della musica di qualità.
 
A fare da apripista saranno due concerti di presentazione. 
Martedì 24 ottobre sul palco del teatro Orfeo si esibiranno “Le Div4s”, accompagnate dall’Orchestra Ico Magna Grecia diretta per l’occasione dal maestro Piero Romano, con repertorio: dalla lirica al pop. Le Div4s sono un ensemble vocale che nasce dall’incontro di 4 giovani soprani, unite dalla passione per l'opera e dall'idea di divulgare l'eccellenza della musica italiana, attraverso la ricerca di un linguaggio innovativo che potesse coinvolgere un pubblico più giovane ed ampio e non solo gli appassionati del genere classico. Qualcuno le ha definite come la versione femminile de “Il Volo”.
Le Div4s hanno debuttato nel 2008 a fianco di Andrea Bocelli, sotto la direzione di Marcello Rota.
 
Giovedì 16 novembre 2017 lo spettacolo “Rach II” con musiche di Rachmaninov e Bizet: al pianoforte Giuseppe Andaloro, con il secondo concerto di Rachmaninov, "simbolo  di virtuosismo e passione”, accompagnato dall’Orchestra della Magna Grecia diretta da Itoh Sho, vincitore del Concorso di direzione d'orchestra Nino Rota 2016. 
 
Il Concerto di inaugurazione si terrà domenica 26 novembre con le canzoni napoletane cantate da Gianni Conte sulle note dell’orchestra della Magna Grecia diretta da Roberto Molinelli. Guest star dello spettacolo che ricorda la scomparsa del compositore Eduardo Di Capua, padre della celebre “O’ sole mio”, sarà Christian De Sica, che intratterrà il pubblico e a sua volta nel solco della tradizione del papà Vittorio, amante ed interprete della canzone napoletana, canterà per un tributo alla canzone napoletana che non mancherà di suscitare emozioni e ricordi.

Il 30 giugno scorso è morta a Parigi Simone Veil, una delle figure più rappresentative della seconda metà del Novecento, protagonista della Shoah, dell'emancipazione delle donne e del progetto europeo.

Nata nel 1927 a Nizza in una famiglia ebrea non praticante, nel 1944 Simone Jacob viene arrestata dai nazisti e deportata ad Auschwitz, esperienza da cui uscirà miracolosamente viva con le due sorelle, mentre il fratello, la madre e il padre moriranno nei campi di concentramento.

Tornata in Francia, dopo aver sposato Antoine Veil, rampollo di una ricca famiglia londinese, inizia una straordinaria carriera politica centrista che, a partire dal 1974, la porterà a ricoprire per tre volte la carica di ministro francese della Sanità.

Convinta fautrice del progetto europeo, affinché non si ripetano più drammi come la Shoah, viene eletta nel 1979 al Parlamento europeo, il primo a suffragio universale, di cui diventerà presidente il 17 giugno dello stesso anno, la prima a ricoprire questa carica.

Intellettuale libera da condizionamenti culturali e politici, in Francia Simone Veil è stata in prima linea in tutte le battaglie per i diritti delle donne, come quella liberalizzazione degli anticoncezionali e, soprattutto, quella per la legalizzazione dell’aborto.

Nel 1974 presenta, con uno storico discorso a un parlamento composto per il 95% da uomini, il suo disegno di legge per la legalizzazione dell’aborto, prendendo così posizioni assai lontane da quelle della sua parte politica, subendo per questo feroci critiche e duri attacchi personali, una battaglia che nonostante tutto e tutti vincerà diventando una icona mondiale dei diritti delle donne.

 

A questa luminosa figura di intellettuale e politica la Sezione di Taranto dell’Associazione Mazziniana Italiana dedica il convegno di studi “Simone Veil: tra Europa ed emancipazione femminile”.

La manifestazione si terrà, alle ore 17.00 di venerdì 13 ottobre, presso il Salone di rappresentanza della Provincia di Taranto, in via Anfiteatro, con ingresso libero e gratuito; Radio Radicale registrerà il convegno.

I lavori, introdotti e moderati dall’avvocato Francesco Guida, prevedono una serie di interventi di qualificati relatori.

“Simone Veil tra l’Europa e l’emancipazione femminile” sarà il tema della relazione della filosofa Lucia Pulpo, mentre la psicologa psicoterapeuta Giusi Boccuni relazionerà su “L’emancipazione psicologica della donna”.

Elena Gentile, deputata Parlamento Europeo, interverrà su “L’emancipazione femminile in politica” e Filomena Principale, segretaria regionale Spi Cgil Puglia, su “L’emancipazione femminile nel lavoro”.

“L’emancipazione femminile nella Chiesa” sarà il tema trattato da Suor Palmarita Guida, responsabile Fraternità Vincenziana “Tiberiade” Castellaneta, mentre Caterina Madaro, docente e Maestra Venerabile della Loggia Massonica “Lux Invicta Victrix” di Taranto, interverrà su “L’ingresso della donna nella Massoneria”; Piero Bonanno, psicologo psicoterapeuta, tratterà il tema “L’uomo e l’emancipazione femminile”.

Le conclusioni saranno affidate al Professor Gennaro Esposito, presidente della Sezione di Taranto dell’Associazione Mazziniana Italiana.

 

 

I RELATORI DEL CONVEGNO

 

LUCIA PULPO, tarantina, filosofa e poetessa, scrive su varie testate come Affaritaliani, CosmoPolis, TarantOggi, La Voce del Popolo, Polis, Triglio, Eco delle Gravine, Tag e Lo Specchio di Ebe). Gestisce il sito web “Il segno delle idee”.

 

GIUSI BOCCUNI, tarantina, psicologa-psicoterapeuta, psicodrammatista, presidente dell’Associazione Scientifico-culturale e terapeutica “Creativamente”.

 

ELENA GENTILE, cerignolese, europarlamentare eletta nella circoscrizione sud, fa parte del gruppo Socialisti & Democratici del Parlamento europeo, Vicepresidente intergruppo dell’economia sociale.

 

FILOMENA PRINCIPALE, tarantina, impegnata nel Sindacato da oltre 30 anni, attualmente ricopre l’incarico di segretaria SPI CGIL Puglia. In passato è stata componente del Direttivo nazionale della Funzione Pubblica Cgil, componente della Segretaria generale della Funzione Pubblica Cgil di Taranto, quello di Segretaria confederale della Cgil della provincia di Taranto (con le deleghe alla contrattazione territoriale, ai comparti pubblici, alle pari opportunità e politiche di genere, ai giovani e alla formazione).

 

SUOR PALMARITA GUIDA, tarantina, dopo un’esperienza quasi trentennale nella Congregazione vincenziana delle Figlie della Carità, approccia un nuovo percorso dello spirito vincenziano con la fondazione della Fraternità Vincenziana “Tiberiade” di Castellaneta con cui valica nuove frontiere di evangelizzazione in sintesi tra tradizione e modernità. Scrittrice feconda di opere di spiritualità, è animatrice di Radio Cittadella.

 

CATERINA MADARO, tarantina, docente di lingue straniere presso un istituto superiore statale, ha sviluppato da oltre quindici anni un percorso di spiritualità laica secondo i dettami dell’iniziazione massonica. Già responsabile di una loggia massonica tarantina, e delegata provinciale, attualmente ha fondato la loggia “Lux Invicta Victrix” dell’Ordine Massonico Tradizionale Italiano all’Oriente di Taranto.

 

PIERO BONANNO, tarantino, psichiatra-psicoterapeuta, direttore dell’Associazione “Hermes”, scuola per lo sviluppo del potenziale umano, direttore della scuola triennale di Gestalt Counseling integrato.

 

GENNARO ESPOSITO, tarantino, presidente della sezione di Taranto dell’Associazione Mazziniana Italiana. Eletto dopo la scomparsa del mitico Nicola Carrino, ha avviato una nuova stagione di rinnovamento della locale associazione realizzando incontri su Nicola Carrino a fine gennaio 2017, e sulla ricorrenza dei Patti di Roma, spunto per trattare il tema di un’Europa laica e solidale, a fine giugno 2017.

 

FRANCESCO GUIDA, tarantino, studioso di storia contemporanea e di associazionismo tradizionale, organizzatore di incontri culturali sul bicentenario mazziniano, su Hanna Arendt, Guido Calogero, sulla laicità, sul superamento delle religioni per un’etica mondiale; saggista di storia massonica su riviste, opere collettanee, con una pubblicazione monografica sulla biografia di Placido Martini, Medaglia d’Oro Valoro Militare.

 

 

A nove anni dall’introduzione del metodo di raccolta differenziata porta a porta nel nostro territorio abbiamo l’obbligo di dare risposte adeguate alla nostra comunità in termini di tutela ambientale ma anche di rispetto verso i cittadini che svolgono quotidianamente e diligentemente l’attività di differenzazione dei rifiuti solidi urbani. Per questo è arrivato il momento della repressione rispetto a condotte scorrette di alcuni che vanificano gli sforzi di tutta la comunità.

Così il Sindaco di Statte, Franco Andrioli, annunciando la conferenza stampa che domani mattina alle 11 si terrà nella sede del Comune, farà il punto sull’azione di controllo del territorio messa in atto dal Comune insieme al corpo dei Vigili del Fuoco.

Mesi di controllo attraverso foto camere posizionate nei punti sensibili della città che hanno consentito di elevare circa venti verbali di contestazione.

Vogliamo che la città persegua insieme a noi l’obiettivo di rifiuti zero per le strade – dice l’assessore all’ambiente, Angelo Miccoli – e vogliamo poter ambire all’obiettivo di riduzione delle tasse per lo smaltimento attraverso una maggiore sensibilizzazione della città.

Nella conferenza stampa di domani saranno diffuse (oscurate ai volti) le immagini del controllo del territorio effettuato in questi mesi.

All’incontro con i giornalisti parteciperanno il Sindaco Andrioli, l’assessore all’ecologia Miccoli e il presidente della Commissione Ambiente Daniele Andrisani.

 

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Alle 6,50 di questa mattina hanno fatto capolino dalla sabbia 7 piccole tartarughe marine dal nido di Campomarino di Maruggio (TA). Il nido, seguito dallo staff tartarughe marine che fa capo all’Oasi WWF di Policoro, era stato rinvenuto a seguito della mareggiata del 13 agosto presso il lido Paradise Beach. Le uova erano stato traslocate per due volte a seguito delle violente mareggiate di fine estate, alla ricerca di un luogo più sicuro per la conservazione del prezioso carico. Attualmente sul posto operano i collaboratori di Greenrope e i volontari dell’Oasi WWF di Policoro: vista la temperatura ormai fredda della sabbia - le neonate si immobilizzano dopo pochi metri percorsi e non arrivano al mare - le piccole tartarughe vengono prelevate dai volontari, trasportate e rilasciate in mare aperto

Un nido un po’ sfortunato ma l’impegno e la tenacia di biologi e volontari e delle piccole di Caretta caretta ha portato ad un altro risultato positivo che rientra nell’azione C1 del Progetto Europeo Euroturtles “Azioni collettive per l'implementazione della conservazione delle popolazioni di tartarughe marine della comunità europea”.

Ottimi risultati sta dando anche la collaborazione tra WWF Policoro, Greenrope e Jonian Dolphin Conservation che negli ultimi 3 anni hanno lavorato insieme su 5 nidi portando alla schiusa nel Golfo di Taranto più di 400 uova.

di Andrea Loiacono

 

Quattro sconfitte e due vittorie nelle prime sei giornate: è questo il magro bottino del Taranto dopo la gara disputata quest'oggi a Volla contro il Pomigliano. I rossoblù escono sconfitti pesantemente per 3-0 dopo un incontro che li ha visti in partita soltanto fino alla prima rete campana, realizzata da Marzullo direttamente su calcio piazzato sul finire della prima frazione di gioco. Da quel momento in poi la confusione ha regnato sovrana nella mente e nelle geometrie della squadra allenata dal buon Mister Cazzarò, che pure ha provato a invertire la rotta inserendo Ancora e Giovannini per un impalpabile Pera e Galdean, apparso la fotocopia di quello dello scorso anno alla Virtus Francavilla. Se a questo aggiungiamo la solidità e la foga agonistica dell'avversario, ecco che il risultato finale non fa una piega. Resta il rammarico per una rete annullata ad Aleksic all'inizio della ripresa per fuorigioco dubbio; gol che avrebbe rimesso in discussione il risultato e ridato entusiasmo alla truppa rossoblù.

 

A fine gara i protagonisti dell'incontro da una parte e dall'altra analizzano le fasi del match con animo diametralmente opposto. C'è scoramento in casa Taranto per una sconfitta che compromette almeno al momento le ambizioni da primato. Ad esprimerlo è mister Cazzarò il quale non usa giri di parole: “Si tratta di una sconfitta molto pesante. Oggi avremmo dovuto mettere in campo quello che proviamo durante gli allenamenti ma non ho visto la giusta determinazione da parte dei miei calciatori. Per disputare questo campionato bisogna avere voglia di lottare su ogni pallone e noi non l'abbiamo avuta. Per quanto riguarda il primo gol subito non so se possa averci tagliato le gambe, so di certo che nel calcio le reti si subiscono ma poi bisogna avere la forza di reagire.” Il tecnico prova ad individuare il problema che attanaglia la sua squadra: “Si tratta di un organico attrezzato per fare bene; in settimana proviamo tutto al meglio ma poi la domenica troviamo difficoltà. Quest'oggi possiamo solo scusarci con i nostri tifosi per la sconfitta e la prestazione. Non è mai bello assistere ad uno spettacolo simile da parte della propria squadra.”

 

Altro protagonista di un Taranto che torna dalla Campania con tre reti al passivo è Manuel Pera, il simbolo di un gruppo che sembra aver smarrito la giusta convinzione: “Questa sconfitta non se l'aspettava nessuno. Nel primo tempo abbiamo cominciato la partita tenendo il possesso di palla e provando a renderci pericolosi. Poi, come spesso accade in questo periodo, al primo tiro prendiamo gol. Non ce ne va bene una e questo si evince anche dalla rete regolare annullata ad Aleksic che poteva portarci al pari. Penso che il nostro sia un problema mentale. In campo si scende undici contro undici, probabilmente gli avversari sono più forti di noi. Nel primo tempo ho cercato di dare il massimo ma non è bastato, la colpa della sconfitta è anche mia. Per quanto riguarda la mia sostituzione posso dire che rispetto la scelta del mister. Oggi possiamo solo chiedere scusa ai tifosi. Non so se in questo momento ci convenga pensare al primo posto. Stando così le cose penso che i giochi siano chiusi.”

 

Nello spogliatoio granata del Pomigliano si respira aria di festa, di chi sa di aver compiuto una piccola impresa. L'alfiere dei campani è sicuramente Mister Nappi, ex calciatore di Atalanta, Genoa e Fiorentina che si gode il successo ottenuto ai danni del Taranto: “Per noi non è stata una partita normale sopratutto perché è giunta contro una squadre dal grande blasone e dalla grande tradizione calcistica. Abbiamo disputato una grandissima partita anche se forse il passivo è eccessivo nei confronti del Taranto. Fino alla rete di Marzullo la contesa è stata equilibrata, poi è arrivata la sua punizione magistrale che ci ha spianato la strada verso il successo. Nel secondo tempo siamo rimasti compatti ottenendo una vittoria anche attraverso il bel gioco. Continuando così potremo toglierci delle belle soddisfazioni. Sul Taranto posso dire che giocare con i tifosi al proprio seguito può mettere un po' di pressione ma può anche rappresentare un vantaggio. Ho visto una squadra poco tranquilla forse anche a causa delle critiche e delle contestazioni nei confronti della società. Tornando a noi il nostro obiettivo minimo è la salvezza ma lavorando così potremo mettere in difficoltà chiunque.”  

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