Cookie Consent by Free Privacy Policy Generator
Preferenze sui cookie
Giornale di Taranto - LA FIERA DEL MARE/ Qui Taranto, laboratorio a mare aperto
Domenica, 04 Dicembre 2022 13:53

LA FIERA DEL MARE/ Qui Taranto, laboratorio a mare aperto In evidenza

Scritto da 
Vota questo articolo
(0 Voti)

“Perché dovete andare via?”

Con questa domanda, posta in modo diretto dal vice sindaco e assessore allo Sviluppo Economico del Comune di Taranto Fabrizio Manzulli agli studenti degli istituti superiori tarantini durante la bella mattinata di incontri e confronti organizzata all’interno della Fiera del Mare, tocca il centro dell’obiettivo. Perché non c’è un motivo per andare via da Taranto dove, ed è questo il grande segnale del cambiamento in atto, in tanti vogliono venire, per studiare, per fare ricerca, per lavorare. 

E chi è andato via farebbe carte false per tornare perché lontani da questa terra di mare non si riesce a stare separati per molto tempo.

C’è ancora strada da fare per riprendersi a pieno titolo l’appellativo di “Città perfetta” donato da Pier Paolo Pasolini che da Taranto restò folgorato, ma oggi lo sguardo è diverso, e soprattutto c’è tanta voglia di fare per mettere a fuoco bellezza, vitalità e crescita sostenibile attraverso un lavoro sinergico tra amministrazioni locali, università, scuola e imprese.

La parola energia è risuonata ripetutamente nella sala conferenze dell’Arsenale militare, in quel luogo che per tanto tempo i tarantini hanno percepito come inaccessibile e che ora si apre alla città al pari di altri luoghi una volta blindati. 

Introdotti dal presidente della Fondazione Taranto 25, l’instancabile Fabio Tagarelli, i relatori hanno parlato di ciò che sono, ma soprattutto di ciò che si fa a Taranto, ora, concretamente, a una platea di studenti provenienti dagli istituti scolastici Archimede, Archita, Aristosseno, Battaglini, Liside, Ferraris-Quinto Ennio, Pacinotti, Pitagora, Righi.

Percorsi, Storie, Esperienze, Visioni, legati al mare, sono stati raccontati, con la luce negli occhi, perché tutto nasce e si sviluppa attraverso questo elemento. 

In apertura l’Università, con 

Paolo Pardolesi neo direttore del Dipartimento Jonico in \\\\\\\"Sistemi giuridici ed economici del Mediterraneo: società, ambiente, culture\\\\\\\", sorridente e pieno di entusiasmo,  Angelo Tursi professore ordinario di Ecologia presso l’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”, tra i primi ad aver creduto che l’università a Taranto non dovesse restare un sogno nel cassetto,  Roberto Carlucci professore associato in Ecologia Dipartimento di Bioscienze Biotecnologie e Ambiente Università di Bari secondo al quale il segreto è “imparare a navigare nel vento”.

Attraverso i percorsi universitari e post universitari Taranto è diventata “laboratorio a mare aperto”, palestra per allenare il cervello attraverso la multidisciplinarita’ e la contaminazione, che è la capacità di vedere la stessa cosa da un punto di vista diverso. 

Come ha spiegato il prof. Pardolesi l’attenzione è rivolta a immigrazione e interculturalita’ inseriti in percorsi di  formazione e ricerca che collocheranno Taranto in una posizione di eccellenza.

A seguire imprese e istituzioni con il presidente dell’Autorità portuale Sergio Prete che si è soffermato sui concetti di apertura fisica e mentale che il mare offre e sul porto, luogo di collegamenti per eccellenza. Prete ha inoltre sottolineato l’importanza di aver realizzato a Taranto il primo acceleratore di Start up nel campo della blu economy.

“Non ci faremo più dire dagli altri quale deve essere il nostro futuro” ha ribadito il vice sindaco Manzulli che ha poi elencato i progetti di studio e ricerca legati al mare finora realizzati e quelli previsti.

Uno che ci ha creduto fin dalla primissima ora è Carmelo Fanizza della Jonian Dolphin, una realtà ormai consolidata che si muove nella ricerca, nel turismo, nella divulgazione seguendo le traiettorie del grande protagonista di questi mari, il delfino.

“Mi sembra che qui ci siano tutte le pedine dello scacchiere al posto giusto” ha sottolineato, Fanizza, affidando poi agli studenti dell’Istituto Righi il compito di mostrare l’essenza del rapporto tra Taranto e il mare, magnificamente rappresentato nel portale nato dal progetto di alternanza scuola lavoro  “Phebe”.

E a proposito di ricerca non poteva mancare il CNR con la sua responsabile Magda Leo che ha insistito sul valore dell’ interdisciplinarità e della capacità di fare rete tenendo.

Vincenzo Fanelli, della Boat Sharing Puglia, ha parlato del grande privilegio rappresentato dall’essere riuscito a trasformare la passione in lavoro, con impegno, studio, perseveranza.

Silvia Laterza, sottotenente di vascello, ha raccontato la sua storia di architetto che mai avrebbe immaginato di vivere in una città di mare.

E poi ancora spazio alla scuola, all’ITS Turismo, filiera dell’istruzione tecnico professionale per l’occupazione, con gli interventi appassionati di Anna Cammalleri, Direttore Generale USR per la Puglia, Giuseppa Antonaci presidente dell’ITS Tursimo Puglia, e della dirigente dell’Istituto Archimede Patrizia Capobianco. 

Ed ecco nei vari interventi farsi spazio la parola magica, quella che mette tutti d’accordo: Terza Missione ovvero l’insieme delle attività di trasferimento scientifico, tecnologico e culturale e di trasformazione produttiva delle conoscenze, attraverso processi di interazione diretta dell’Università con la società civile e il tessuto imprenditoriale, con l’obiettivo di promuovere la crescita economica e sociale del territorio, affinché la conoscenza diventi strumentale per l’ottenimento di benefici di natura sociale, culturale ed economica.

Quindi, perché andare via? 

Lu.Lo.