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Giornale di Taranto - MORTE SUL LAVORO/ Perde la vita schiacciato da ecoballa al Porto di Taranto
Martedì, 25 Luglio 2023 18:55

MORTE SUL LAVORO/ Perde la vita schiacciato da ecoballa al Porto di Taranto In evidenza

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Schiacciato da un carico di circa mille chili che non gli ha dato scampo uccidendolo sul colpo. Così nel porto di Taranto oggi pomeriggio, alla banchina pubblica del quarto sporgente, adibita alle operazioni commerciali, ha perso la vita un giovane lavoratore: Antonio Bellanova, 31 anni, tarantino. È quanto emerge dai primi accertamenti.

   Bellanova era in forza all’impresa Ecologica con un contratto di somministrazione. È il terzo incidente mortale in tre anni sulla stessa banchina. Bellanova era impegnato nel carico delle ecoballe. Si tratta di cilindri di grosse dimensioni in cui si compattano i rifiuti solidi urbani una volta trattati perché diventino Cdr, combustibile derivato dai rifiuti, eliminando le parti non combustibili e le materie organiche. 

 

La nave Turgut Sahin, battente bandiera panamense, avrebbe dovuto imbarcare 3mila tonnellate di ecoballe. Una di queste è finita addosso al giovane lavoratore che era nella stiva della nave, impegnato nelle operazioni di stoccaggio. Sul perché il carico sia finito addosso al 31enne per ora si possono solo fare solo ipotesi visto che l’indagine della Procura della Repubblica (la coordina il sostituto Antonio Natale) è stata appena avviata. Potrebbe essersi trattato di una cattiva impilazione delle ecoballe, oppure di un improvviso cedimento del carico, o, ancora, di un mancato rispetto delle prescrizioni di sicurezza.

   Quello odierno è il terzo incidente sulla stessa banchina. A marzo dell’anno scorso perse la vita Massimo De Vita, 45enne. L’uomo, padre di due figli ed ex dipendente di Tct (l’ex concessionario del terminal container), era impegnato con la compagnia portuale Nuova Neptunia nel carico, su una nave, dei castelletti di acciaio che sorreggono nel trasporto le pale eoliche. Uno dei manufatti cadde sul corpo di De Vita e lo uccise. Erano in corso le operazioni per le pale eoliche, la nave era la break bulk Bbc Opal, e l’azienda che aveva commissionato il lavoro era la Peyrani Sud. Ad aprile 2021, poi, altro incidente, vittima Natalino Albano, 49enne, operaio della stessa Peyrani Sud. Cadde nel vuoto dopo essere stato colpito da un improvviso spostamento di una pala eolica mentre ne stava effettuando il fissaggio.

 

 “Siamo addolorati da quanto accaduto oggi, la perdita della giovane vita di Antonio Bellanova è un dolore che colpisce l’intera comunità, in particolare il mondo dei portuali, cui mi lega la mia storia personale e professionale”. Lo dichiara il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci. “Siamo vicini alla famiglia, ai colleghi, a chiunque abbia prestato servizio sui moli al suo fianco - prosegue Melucci - verso di loro, verso ogni lavoratore che, soprattutto in questi giorni di condizioni climatiche estreme, continua a fare il proprio dovere, dobbiamo avere la massima attenzione”.

   Per Piero Pallini, coordinatore Uil Taranto, “non ci si può rassegnare di fronte a vite che si interrompono in questo modo, proprio mentre si svolgono le proprie mansioni di lavoro; mentre si assolve a un dovere, com’è accaduto ad Antonio. Una terribile notizia, dolore e rabbia, proprio mentre si è da poco concluso l’incontro con il ministero del Lavoro sul tema dell’emergenza caldo dietro la nostra forte sollecitazione”.

 

   “Non dobbiamo mai smettere di dar voce a proposte e azioni che mirano a migliorare le condizioni sui luoghi di lavoro, affinché non si comprometta la sicurezza di chi opera, di chi si smazza per un salario, il più delle volte per la sopravvivenza” conclude Pallini.