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Giornale di Taranto - Marinaro sulla crisi del sistema delle imprese, "l'irresponsabile immobilismo delle istituzioni non aiuta"
Venerdì, 08 Agosto 2014 12:58

Marinaro sulla crisi del sistema delle imprese, "l'irresponsabile immobilismo delle istituzioni non aiuta" In evidenza

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Ance Taranto

A condividere ansie e preoccupazioni per un presente difficile ed un futuro sempre più a rischio, nell’iniziativa dello scorso 1 agosto insieme alla alle imprese industriali dei diversi settori vi erano le imprese di costruzione dell’ANCE, imprenditori maestranze e mezzi a dimostrare la necessità di ripartire e riavviare gli investimenti.

 

Il progressivo collasso di un sistema territoriale non poteva che travolgere un settore afflitto, da ormai diversi anni, da nodi strutturali pesanti e da una crisi economica di contesto assai dura da superare. Cifre alla mano, abbiamo perso oltre 5 milioni di ore lavorate e almeno 5 mila lavoratori, abbattuto un intero sistema produttivo attraverso un ridimensionamento organizzativo delle imprese che sembra non aver mai fine.

 

Ritardati pagamenti e ribassi anomali, concorrenza sleale delle imprese fuori dalle regole, crisi immobiliare e stretta creditizia, grandi opere bloccate o avviate senza fattiva integrazione nella filiera delle pmi, restringimento degli spazi operativi e difficoltà finanziarie nelle manutenzioni edili nella grande committenza privata, questo il quadro nel quale stiamo cercando di sopravvivere.

 

Resistiamo ma senza volontà di sostenere il sistema delle imprese, senza disponibilità al dialogo e soprattutto senza voglia di fare non si fanno passi avanti, anzi si resta indietro.

L’irresponsabile immobilismo delle istituzioni non aiuta ed a livello territoriale i segnali non sono incoraggianti. Tra apatia, resistenze e divisioni, i procedimenti restano senza esito e la programmazione scorre così lenta che quando vedranno la luce i provvedimenti forse non ci saremo, qualcuno sarà altrove e qualcuno sarà impegnato in altro.

 

Non siamo così stolti da pensare che il passato possa ritornare, spesa facile e consumo del territorio, ma abbiamo un presente di cui occuparci con la massima urgenza per avere la possibilità, da subito, di cominciare a costruire un futuro diverso, affidandoci ai nuovi motori del mercato che per noi sono la collaborazione pubblico-privato, la rigenerazione urbana e la riqualificazione energetica del patrimonio immobiliare.

 

Non si può restare solo a guardare. Se ci sono problemi, non serve prendersela con chi i problemi li ha messi sul tavolo. Serve invece mettersi al lavoro, tessere la tela della fattiva collaborazione per provare a superare criticità che non sono solo delle imprese, ma riguardano un territorio che dallo sblocco e dalla ripresa degli investimento può trovare occasioni di riscatto e di nuova coesione.

 

 

Antonio Marinaro

Presidente ANCE Taranto - Sezione Costruttori Edili di Confindustria Taranto