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Giornale di Taranto - La vertenza/ E' scontro tra sindacati e Cda della Cittadella della Carità
Mercoledì, 20 Maggio 2015 18:27

La vertenza/ E' scontro tra sindacati e Cda della Cittadella della Carità In evidenza

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Sulla vertenza che riguarda i lavoratori della Cittadella della Carità è scontro tra sindacati e Cda della Cittadella. Le segreterie territoriali di FP Cgil, Cisl FP, Uil FPL e UGL Sanità in una nota congiunta stigmatizzano  "le dichiarazioni rese dal  C.d.A. della Cittadella della Carità soprattutto poiché non aderenti alla realtà dei fatti cosi come si sono composti. E' assai sconcertante- si legge nella nota- l'invito al confronto e alla collaborazione per risolvere le difficoltà finanziarie della Fondazione, come se le organizzazioni sindacali non l'avessero già chiesto, detto  e fatto , ma abbiamo ricevuto tra tante rassicurazioni,  la raccomandata con avviso di ricevimento con oggetto: " avvio di procedure per la riduzione del personale ex lege223/91( comb. disp. art. 24, art. 4 commi 2 -12, commi 1-5)"  per il licenziamento di 41.5 unità produttive (lavoratori).

           " La Diocesi di Taranto - prosegue la nota- biasima il comportamento sindacale che con la manifestazione di protesta  "seppur legittima"  del 15 maggio avrebbe ritardato a esclusivo svantaggio delle casse della Cittadella il processo di riordino economico.

            In quanto al "un serio tavolo di confronto" da mesi, è vero, veniamo convocati e investiti a più riprese da sermoni più o meno prolissi, ma, nessuno del C.d.A. o della Curia, al tavolo di confronto ha portato uno straccio di piano di riordino delle attività interne ed esterne, un piano di riorganizzazione delle risorse umane, una prospettiva di impegno futuro, il famosissimo piano "industriale". Ad oggi di tutto ciò non si registra nemmeno un accenno,  il  rilancio così tanto sbandierato passa sulle sofferenze e l'agitazione  che provano i lavoratori.

            La manifestazione sindacale noi crediamo che sia stata "pur scomoda" e in verità ci saremmo aspettati di essere invitati all'avvio di un confronto serrato, partecipato ed intelligente.

            Le esternazioni emotive- concludono i sindacati- non vengono fatte nelle manifestazioni, manifestare un dissenso soprattutto di questa portata è un diritto sancito dalle regole dello Stato Italiano a cui le scriventi aderiscono".

 

Distinti Saluti.

 

 

f.to

 

 

                 FP CGIL                                   CISL FP                                            UIL FPL                               UGL SANITA’