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Giornale di Taranto - URBANISTICA - Piano delle periferie, l'Ance invita l'amministrazione comunale a individuare le priorità
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Mercoledì, 08 Giugno 2016 19:29

URBANISTICA - Piano delle periferie, l'Ance invita l'amministrazione comunale a individuare le priorità In evidenza

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Sulla Gazzetta Ufficiale n. 127 del 1 giugno 2016 è stato finalmente pubblicato il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 25 maggio 2016 che approva il bando per la presentazione dei progetti per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie. Il bando, emanato in attuazione della legge di stabilità per il 2016, si rivolge esclusivamente alle città metropolitane e ai comuni capoluogo di provincia con una dotazione importante di 500 milioni di euro.

Dalla pubblicazione, dunque, ci sono 90 giorni a disposizione per le città come Taranto per presentare una proposta di riqualificazione delle periferie che punti a migliorarne qualità e decoro urbano, manutenzione, riuso e rifunzionalizzazione di aree pubbliche e di strutture edilizie esistenti, accrescimento della sicurezza territoriale e della capacità di resilienza urbana, potenziamento delle prestazioni e dei servizi di scala urbana, mobilità sostenibile e adeguamento delle infrastrutture destinate a servizi sociali e culturali, educativi e didattici, nonché alle attività culturali ed educative promosse da soggetti pubblici e privati.

Per questo l'Ance Taranto ricorda come sia già intervenuta su questa opportunità per Taranto, "convinti dell’utilità di predisporre per tempo quanto necessario, individuando con chiarezza l’ambito di intervento, le priorità da perseguire e le azioni da mettere in campo".

Il bando impone l’attivazione di un pieno coinvolgimento degli investitori privati, chiamati ad apportare risorse per almeno il 25% del valore della proposta, nel segno di un contributo pubblico che deve comunque essere in grado di innescare processi di rivitalizzazione economica e sociale dell’area prescelta. "Per la città di Taranto, per molti versi una grande periferia urbana, - sottolinea l'Ance - si impone una precisa scelta dell’ambito che tenga in debito conto, oltre che le condizioni di degrado e l’urgenza di una decisa azione pubblica, la possibilità di richiamare investimenti privati, profit e no profit, in virtù di chiare convenienze di azione ed intervento".

Su questo profilo dell’azione che l’Amministrazione vorrà mettere in campo, "come Ance - conclude la nota -  ci rendiamo disponibili a condurre in collaborazione le opportune valutazioni, con l’obiettivo di confermare quell’approccio pubblico-privato virtuoso che nel passato recente ha consentito a questa città di ricevere finanziamenti per diversi programmi complessi. Comprendiamo le difficoltà, anche tecnico-organizzative, ed è per questo che riteniamo indispensabile un approccio aperto e partecipato che possa far leva sulla volontà di fare e di contribuire concretamente dei diversi attori economici e professionali, delle imprese e del privato sociale. Se si intende rinunciare al mero riconfezionamento di progettualità esistente, direzione che auspichiamo, allora il tempo non è molto ed occorre quanto prima assumere le prime decisioni, meglio se concertate, sull’ambito e sulle priorità da seguire".