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Giornale di Taranto - SCIOPERO NAZIONALE/ Stabilimenti ex Ilva fermi. Landini “serve un patto sociale che metta al centro il lavoro”
Martedì, 10 Dicembre 2019 20:01

SCIOPERO NAZIONALE/ Stabilimenti ex Ilva fermi. Landini “serve un patto sociale che metta al centro il lavoro” In evidenza

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La mobilitazione di oggi di Cgil Cisl Uil per il lavoro ha avuto un grande successo. Tutti gli stabilimenti ArcelorMittal sono fermi". Lo riferisce la segretaria della Fiom francesca Re David, precisando che l'adesione a Taranto è del 90%, a Genova e Novi Ligure dell'80%, a Racconigi del 100%. Adesione al 100% anche a Padova e Marghera.

Basta con le parole, il Paese ha bisogno di fatti. I sindacati scendono in piazza a Roma per richiamare il governo e la politica alle proprie responsabilità. Un richiesta che viene anche da Milano dal presidente di Assolombarda Carlo Bonomi: bene le priorità espresse dal premier Conte ma è importante che sia serio nell'applicarle. "Vorrei che quello che si dichiara fosse poi fatto realmente", afferma Bonomi indicando priorità segnalate anche da Cgil, Cisl e Uil: giovani, donne, lavoro e crescita. 

    I sindacati hanno avviato la mobilitazione, in concomitanza con lo sciopero dei lavoratori di ArcelorMittal in Italia. E l'ex Ilva, insieme ad Alitalia e ai 160 tavoli di crisi al Mise, sono stati i temi centrali di oggi; le altre due manifestazioni che si terranno a Roma giovedì 12 e martedì 17, saranno rispettivamente sul rinnovo dei contratti pubblici e privati e sulla stabilizzazione dei precari, e su pensioni, stato sociale, riforma fiscale, non autosufficienza. Ma i leader confederali avvertono il governo che senza risposte la lotta non si fermerà qui.

    La più dura sul palco di piazza Santi Apostoli è la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan: "Proseguiremo negli scioperi e nelle manifestazioni senza escludere nulla". E non risparmia critiche al governo e alla politica, che non devono più mettere le imprese al centro delle liti interne: "Ci vuole serietà in queste cose, quella che finora è sempre mancata. Non ci bastano - ha insistito Furlan - cambiamenti di modi: non abbiamo bisogno di gentilezza ma di risposte. In un anno non è cambiato nulla". Il popolo rappresentato dai sindacati - fa notare - non vive di "sondaggi elettorali e di tweet ma di lavoro" e "invece di vedere quanto sale un partito e quanti sono i follower, i politici dovrebbero guardare quanti disoccupati ci sono e quante vertenze non sono ancora chiuse". 

 

Richiama alla concretezza anche il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini: "Basta parole, non c'è più tempo da perdere. Ora si facciano le cose, è il momento dei fatti". "Un patto sociale - ha spiegato - significa chiedere a imprese e al governo di mettere al centro il lavoro, la persona, i diritti dei lavoratori" e per questo occorre "un'idea di sistema, una collaborazione di tutti".

    Aggiunge Barbagallo: bene un patto per il lavoro "ma prima dovremmo fare un patto per la pace produttiva di questo Paese perché litigano su tutto". Il governo - ha osservato - ha avuto un atteggiamento di confronto, ha aperto molti tavoli e noi siamo sempre pronti ad andare ma oltre alle chiacchiere vorremmo le soluzioni ai problemi posti".

    Ieri Cgil, Cisl e Uil hanno bocciato come insufficienti i 100 milioni aggiuntivi messi sul tavolo dall'esecutivo per il rinnovo del contratto degli statali. Oggi torneranno a Palazzo Chigi per discutere di investimenti e Mezzogiorno, ma hanno già criticato la scarsità di risorse messa nella manovra e il mancato avvio dei cantieri. Giovedì sarà la volta del tavolo su ArcelorMittal, occasione per ribadire che l'accordo di un anno fa va rispettato e non possono esserci esuberi. Stop liti e balletti sulla ex Ilva - hanno detto difronte al migliaio di lavoratori giunti da Taranto - l'azienda ha sbagliato ad andare in tribunale e i licenziamenti non passeranno. Bene la partecipazione pubblica, ma occorre un piano industriale serio. Nessun esubero sarà consentito anche in Alitalia, che ha bisogno di un piano industriale di rilancio e deve evitare qualsiasi spacchettamento.”

Ultima modifica il Martedì, 10 Dicembre 2019 20:04