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Giornale di Taranto - CORONAVIRUS/ Quelle aperture su bambini, anziani e runners che fanno discutere, Speranza “auspichiamo buon senso non gite fuori porta”
Mercoledì, 01 Aprile 2020 21:10

CORONAVIRUS/ Quelle aperture su bambini, anziani e runners che fanno discutere, Speranza “auspichiamo buon senso non gite fuori porta” In evidenza

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di Ingrid Iaci 

"I dati migliorano ma sarebbe un errore cadere in facili ottimismi. L'allarme non è cessato e per questo è importante mantenere fino al 13 aprile tutte le misure di limitazioni economiche e sociali e degli spostamenti individuali": questa, in sintesi, l’informativa al Senato del ministro della Salute Roberto Speranza sulla situazione dell'emergenza coronavirus, con la quale, di fatto, viene prolungata di altre due settimane la durata delle misure restrittive adottate dal governo per contenere la diffusione dell'epidemia. 

Nel contempo, con una circolare del 31 marzo 2020 il capo di gabinetto del Ministro dell’Interno ha chiarito che è consentito fare una passeggiata con i propri figli minorenni, un genitore alla volta, l’importante è restare nei pressi dell’abitazione. 

Lo stesso discorso è valido per chi accompagna anziani e disabili. Un po’ più difficoltoso, invece, per chi fa jogging, capire che senso ha farsi il giro dell’isolato, ma questo è, ognuno deciderà se ne valga la pena o meno.

E così, dopo una due giorni di accese polemiche nei confronti di Renzi che auspicava al più presto ad un ritorno graduale alla normalità, da oggi le attenzioni sono tutte sui bambini: passeggiata si, passeggiata no?

L’ira delle Regioni non è tardata ad arrivare, dal governatore della Campania De Luca all’assessore Gallera della regione Lombardia, tutti concordi nel definire questa circolare come “atto irresponsabile”.

Idem, per quanto riguarda la reazione dei sindaci.

Diciamo la verità, siamo tutti terrorizzati che questo incubo si prolunghi all’infinito, gli amministratori alle prese con cifre assurde di decessi e ricoveri   temono il peggio, quello di non essere in grado di garantire cure adeguate ai cittadini contagiati. 

Già da ieri il mondo scientifico sta parlando prudenzialmente di una situazione meno emergenziale, siamo ad un punto della curva chiamato plateau, cioè quella parte “piatta” dopo la quale ci si auspica una discesa. 

In sostanza: siamo sulla buona strada, ma questo obiettivo è stato raggiunto grazie al distanziamento sociale e per nessuna ragione si vogliono vanificare queste lunghe settimane di sacrificio.

Quindi il messaggio è uno: non bisogna abbassare la guardia proprio ora, sarebbe un vero disastro.

La circolare, in realtà, è chiara: resta vietato andare in parchi, ville, aree gioco e giardini pubblici, perché non sono consentite attività sportive, ricreative o ludiche.

Forse a tanti sfugge che ci sono alcune patologie che colpiscono i bambini, iperattività, autismo per le quali la segregazione in casa per così tanto tempo è un danno serio e un piccolo giro all’aria aperta costituirebbe una utile valvola di sfogo.

E anche in questo caso restano valide tutte le prescrizioni alle quali ci siamo abituati: distanza minima di un metro, divieto di assembramento, lavaggio frequente delle mani, indossare guanti e mascherine.

Quindi, che sia chiaro, quel provvedimento del Viminale non intende dare il via libera alle uscite e agli scorazzamenti fuori porta. I bambini che stanno bene, che non soffrono di particolari patologie, devono continuare a stare in casa.

Ancora una volta un accorato appello ad usare il buon senso.