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Giornale di Taranto - QUI PALAGIANO/ Nonno Giovanni Campanella, taglia il traguardo dei cent’anni
Venerdì, 24 Aprile 2020 10:38

QUI PALAGIANO/ Nonno Giovanni Campanella, taglia il traguardo dei cent’anni In evidenza

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di Antonio Notarnicola

Come si deve sentire una persona che compie cent'anni e non può festeggiare l'invidiabile ricorrenza a causa delle restrizioni emanate dal Governo per contrastare l'espandersi del Coronavirus?

Poche persone sono in grado di dare una risposta compiuta alla domanda d'apertura come nonno Giovanni Campanella, meglio conosciuto e affettuosamente chiamato da tutti "zgiuan", visto che appena l'altro giorno ha tagliato il rispettabile traguardo dei cento anni di età.

Nato a Palagiano il 20/04/1920, Giovanni Campanella, all'età di 40 anni resta vedovo per la perdita dell’amata moglie avvenuta nel 1961. Dal matrimonio nascono tre figli, Angela Palma, Rocco, Leonarda, che a loro volta consentono di arricchire la prole in sette nipoti, nove pronipoti e trisavolo di tre nipoti. Proprio i famigliari, in vista dell'evento del loro congiunto erano da tempo in fibrillazione per i preparativi. Il caso però ha voluto, ancora una volta e in maniera del tutto inattesa, accanirsi nei confronti di nonno Giovanni al punto da non poter, come invece sarebbe stato giusto e sacrosanto, essere attorniato da parenti, dai tanti amici e conoscenti che nutrono stima e rispetto nei confronti di questa rara persona d'altri tempi. Particolarmente toccante il suo viaggio nella memoria quando giovane sergente dell'Esercito Italiano, è inviato al fronte per partecipare alla campagna di Russia insieme al suo Reggimento. Un inciso, per ricordare che nell'agosto del 1941 i tedeschi lanciarono l'operazione Barbarossa contro l'Unione Sovietica, cui ci fu la partecipazione militare del Regno d'Italia, invasione che si concluse il 20 gennaio del 1943 con la famosa ritirata sul Don che tanti libri e sceneggiature cinematografiche ha ispirato.

Il racconto di nonno Giovanni riprende da quando in Russia gli viene comunicato, dopo ben tre mesi, il decesso del padre e di una sorella più piccola, avvenuto nel suo paese natale. Al sergente Campanella, sia pur in ritardo viene concesso di recarsi in licenza, ma appena in tempo a mettere piede al suo paese che il solerte maresciallo dei Carabinieri gli comunica che deve immediatamente rientrare al distaccamento di Verona. Una storia di vita e di sofferenza la sua che a raccontarla  adesso si rischia d’essere scambiati per visionari, rapportata però ai tempi di allora, segnati da fame e illusioni di conquiste, era la norma del momento.

Uno storico traguardo quello raggiunto da nonno Giovanni dei cento anni che ha vissuto con intensità ed abnegazione affrontata con grande impegno e passione.

Da parte sua l'amministrazione comunale ha voluto festeggiare, attraverso un video messaggio del sindaco, il momento della ricorrenza del nostro concittadino centenario.

L'allora Presidente della Repubblica, Sandro Pertini, a febbraio del 1985, gli attribuì "Diploma d'Onore" al Combattente per la Libertà d'Italia 1943 - 1945.