Cookie Consent by Free Privacy Policy Generator
Preferenze sui cookie
Giornale di Taranto - ACCORDO FIRMATO-L’INGHIPPO/ Marescotti, Peacelink “ArcelorMittal vincola l’accordo all’esito dei processi, ai dissequestri alla modifica del Piano ambientale”
Venerdì, 11 Dicembre 2020 13:58

ACCORDO FIRMATO-L’INGHIPPO/ Marescotti, Peacelink “ArcelorMittal vincola l’accordo all’esito dei processi, ai dissequestri alla modifica del Piano ambientale” In evidenza

Scritto da 
Vota questo articolo
(0 Voti)

 «Per far proseguire la produzione in perdita degli impianti Ilva ed evitare la fuga di Mittal, il governo ha dovuto accettare alcune condizioni dettate dal partner privato. Sono condizioni che in prospettiva possono far saltare l’accordo appena firmato». Lo afferma il presidente di Peacelink Alessandro Marescotti, che rileva «un inghippo" nell’accordo firmato ieri sera. Tutto ruota, secondo l'ambientalista, attorno alle condizioni sospensive al closing, cioè «la modifica del piano ambientale esistente per tenere conto delle modifiche del nuovo piano industriale; la revoca di tutti i sequestri penali riguardanti lo stabilimento di Taranto; e l’assenza di misure restrittive - nell’ambito dei procedimento penali in cui Ilva è imputata - nei confronti di AM InvestCo». Secondo Marescotti, «siamo di fronte a un’operazione in cui, da quello che è dato sapere dai comunicati, è solo lo Stato che si accolla per ora l’onere della ricapitalizzazione con 400 milioni di euro. In nessuna parte dei due comunicati si riesce a trovare un investimento di pari entità da parte di ArcelorMittal. E quindi questa storia della ricapitalizzazione al 50% è un vero mistero della politica, oltre che della matematica». In secondo luogo, sostiene il presidente di Peacelink, "ArcelorMittal lega la sua permanenza a Taranto all’esito del processo e, da quello che si percepisce, se non vengono dissequestrati gli impianti non verserà la sua parte». Infine, "molto dipenderà dalla emanazione di un nuovo decreto salva-Ilva che modifichi il piano ambientale rendendolo meno stringente. Con tanti saluti a quella prospettiva green di cui si parla pomposamente nel comunicato del governo». Tutte le «percentuali di riduzione degli inquinanti elencate dal governo - conclude Marescotti - sono fumo negli occhi. Perché le riduzioni ipotizzate sono relative ai nuovi impianti, che non si sostituiranno ai vecchi ma si sommeranno ad essi». (ANSA).

Ultima modifica il Venerdì, 11 Dicembre 2020 16:13