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Giornale di Taranto - ANTIMAFIA/ Blitz nel Tarantino, gli arrestati scimmiottavano Gomorra su YouTube
Giovedì, 03 Febbraio 2022 07:32

ANTIMAFIA/ Blitz nel Tarantino, gli arrestati scimmiottavano Gomorra su YouTube In evidenza

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Scimmiottavano Gomorra alcuni degli arrestati nell’operazione antimafia messa a segno oggi dalla Polizia a Taranto col coordinamento della Dda di Lecce. Vi sono stati 38 arresti complessivi ed é stato scoperto un traffico di estorsioni che taglieggiava dalle attività commerciali alle piazze dello spaccio. Sgominati gli emissari del clan Pascali. Il riferimento a Gomorra è perchè su YouTube è stato postato un video, con sottofondo musicale neomeolodico napoletano, dove alcuni esponenti del clan Pascali riproducono i loro summit e  le attività illecite, dalle estorsioni a commercianti al prelievo di armi e droga. Il filmato è girato a Taranto. 

 

Esiste, per il prefetto Francesco Messina, direttore centrale anticrimine della Polizia di Stato, intervenuto oggi a Taranto, un modello duale dell’organizzazione mafiosa: nessuna azione di forza verso le vittime ma, al tempo stesso, enfatizzazione delle storie di mala sui social e su You Tube. “Silenti nella imposizione estorsiva ma questa rappresentazione all’esterno è apologetica, simbolo di cambiamento dei tempi e della evoluzione della sub cultura mafiosa” ha sostenuto il prefetto Messina, per il quale, riferendosi agli esponenti del clan, “non puoi interpretare te stesso, sembra Gomorra. Ci sono in questo tratti sociologi che andrebbero approfonditi ma noi non possiamo fare i sociologi, noi dobbiamo utilizzare anche questi elementi a fini investigativi”. Proprio perché non hanno mai incontrato alcuna reazione di ribellione delle vittime, questa organizzazione mafiosa, ha detto Messina, “non ha bisogno di mettere bombe carta come invece avviene a qualche centinaio di chilometri da Taranto”.  A proposito delle mancate denunce delle vittime del racket, Messina ha sostenuto che “questa forma di subcultura va superata nel tempo. Non riguarda solo Taranto. La gente ha timore. Ma l’attività del questore di Taranto serve a trasmettere più sicurezza. Ecco, noi dobbiamo per mano la gente a fidarsi di più. I tempi di miglioramento dal punto di vista culturale sono lunghi ma, nel frattempo, continuiamo a martellare”. Il prefetto Messina ha sostenuto che non si può certo affermare “che Taranto sia culla di omertosi perchè vi sono segni vi sono segni di reazione, ma il processo richiederà del tempo. Togliere la causa di questa situazione, è fondamentale. Noi rispondiamo con Procura e forze di polizia molto attente”. 

    Oltre agli arresti, nell’operazione odierna sono stati trovati anche quasi 3 chili di cocaina, 200mila euro in banconote di vario taglio, conservate anche in mazzette sottovuoto, armi e munizioni: una  pistola semiautomatica clandestina Beretta modello 98F  calibro 7,65 mm; una pistola tipo revolver di marca Weihrauch modello HW38  calibro 38 special con matricola cancellata risultata rubata; una pistola “da guerra” semiautomatica ed automatica con matricola cancellata, con funzionamento sia a colpo singolo sia automatico a raffica; una penna pistola in calibro 6,35 mm (“arma camuffata”); un silenziatore perfettamente compatibile; infine, numerosi proiettili calibro 7,65 e 38 special.